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28 Ottobre 2022

Gestione RAEE fotovoltaici: quali sono le novità in materia

ecopv News

Negli ultimi tempi si sta assistendo al progressivo incremento di energie rinnovabili. Tra queste c’è il fotovoltaico che ormai, da anni, continua a registrare un trend più che positivo. Basti pensare che nel 2021 il solare ha coperto il 22% dell’energia elettrica prodotta da FER, secondo solo all’idroelettrico che si è attestato al 39% (dati GSE). Con la rapida diffusione di installazioni fotovoltaiche, dunque, è sorto il problema del loro trattamento a fine vita. Cosa fare quando un impianto smette di funzionare o viene dismesso? Quali sono gli obblighi normativi che il proprietario o il produttore dei moduli devono rispettare? La gestione dei RAEE fotovoltaici si rivela un argomento spinoso e poco chiaro, ma fondamentale da conoscere per tutti gli operatori del settore.

Gestione RAEE fotovoltaici: il contesto normativo

Dal 12 aprile 2014 i moduli fotovoltaici giunti a fine vita sono classificati come RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), rientrando nella categoria R4. In quanto tali, e ai sensi del Decreto RAEE, i costi per il loro ritiro, trasporto e trattamento sono a carico del produttore che li ha immessi sul mercato, tenuto a versare per ciascun modulo la quota di contributo ambientale a un Sistema Collettivo riconosciuto dal MITE che ne garantisca l’avvio a riciclo. Per gli impianti entrati in funzione prima di tale data, invece, la spesa per le attività di gestione a fine vita ricadono sul proprietario dei moduli fotovoltaici dismessi.

Per gli impianti fotovoltaici entrati in esercizio fino al 30/06/2012 e incentivati in I, II, III e parte del IV Conto Energia, non era prevista alcuna copertura finanziaria per l’avvio a riciclo dei moduli dismessi. Per quelli avviati dopo la suddetta data, e incentivati in IV e V Conto Energia, il GSE aveva disposto per il produttore il versamento di una garanzia finanziaria irrisoria (almeno 1€ per un modulo del peso di 20 kg), dunque insufficiente per sostenere i costi reali di riciclo dei RAEE.

Lo Stato ha cercato quindi di risolvere la questione introducendo il meccanismo della trattenuta dalle tariffe incentivanti: il GSE “congela” dall’incentivo erogato al Soggetto Responsabile una cauzione per ogni modulo incentivato, da restituire una volta accertato il corretto riciclo. Per le installazioni professionali, di potenza uguale o superiore ai 10 kW, viene trattenuto un importo di 10 euro a modulo a partire dall’undicesimo anno di vita dell’impianto; per quelle domestiche (e cioè con potenza inferiore ai 10 kW) la quota è la medesima, e viene congelata in un’unica soluzione a partire dall’undicesimo anno di erogazione dell’incentivo.

Tale meccanismo, tuttavia, non viene considerato né sufficiente né garante a scongiurare le attività illecite di gestione rifiuti da parte di operatori poco professionali. Ecco perché, con l’introduzione del d.lgs. 118/2020, è stata proposta una soluzione alternativa ai Soggetti Responsabili, che dà la possibilità di versare la garanzia finanziaria direttamente nel trust di un Sistema Collettivo riconosciuto dal Ministero della Transizione Ecologica (oggi Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica). Si tratta di un fondo vincolato in cui accantonare, per ogni modulo incentivato, i 10 euro necessari alla gestione del loro fine vita.  Le modalità di adempimento a un Sistema Collettivo sono regolamentate dalle Istruzioni Operative del GSE che, emanate nella prima versione a dicembre 2015, sono state aggiornate a luglio 2022.

Le novità delle Istruzioni Operative del GSE

Quali sono le principali novità introdotte dalle ultime Istruzioni Operative del GSE in merito alla gestione dei RAEE fotovoltaici? Vediamole.

  • Garanzia finanziaria unificata

La quota di garanzia finanziaria a copertura dei costi di gestione del fine vita dei moduli fotovoltaici incentivati, sia essa trattenuta dal GSE che versata in un trust di un Sistema Collettivo, è stata unificata a 10 euro/modulo, sia per installazioni domestiche che per quelle professionali.

  • Nuove tempistiche di adesione al Sistema Collettivo

Nel caso in cui il Soggetto Responsabile di un impianto scelga di prestare la garanzia finanziaria nel trust di un Sistema Collettivo, ha tempo entro la fine del 2022.

  • Inclusione IV e V Conto Energia

Il meccanismo della trattenuta del GSE, o il versamento della garanzia finanziaria nel trust di un Sistema Collettivo, deve essere applicato a tutti gli impianti fotovoltaici incentivati, inclusi quelli in IV e V Conto Energia.

GSE o Sistema Collettivo?

Stabilendo l’equivalenza tra l’importo di garanzia finanziaria trattenuto dal GSE e la quota versata nel trust di un Sistema Collettivo, potrebbe risultare poco chiaro quale delle due opzioni sia effettivamente più vantaggiosa. Occorre specificare che il Soggetto Responsabile di un impianto, nel caso in cui scegliesse di farsi trattenere la garanzia finanziaria dal GSE, dovrà poi provvedere in totale autonomia al trattamento dei RAEE fotovoltaici, rispondendone economicamente e legalmente. Inoltre, le quote congelate gli verranno restituite al termine del periodo di incentivazione dell’impianto, e solo nel caso in cui tutta la documentazione fornita al Gestore sia corretta. Accantonando la garanzia finanziaria in un trust, invece, sarà direttamente il Sistema Collettivo prescelto a occuparsi del fine vita dei moduli, garantendone un avvio a riciclo sostenibile, rispettoso nelle normative vigenti e con costi certi.

È il caso, ad esempio, di Eco-PV, uno dei primi Sistemi Collettivi ad essere riconosciuto idoneo alla gestione dei RAEE fotovoltaici. “Garantendo il fine vita dei moduli fotovoltaici nel nostro trust – spiega il direttore tecnico Luigi Zen – il Soggetto Responsabile non dovrà pensare a nulla. Dovrà semplicemente contattare Eco-PV quando vorrà dismettere i moduli fotovoltaici garantiti”. Sarà direttamente il Consorzio, infatti, a occuparsi del ritiro, trasporto e trattamento dei RAEE, attività per le quali non dovrà essere versato alcun importo aggiuntivo dal Soggetto Responsabile. Quest’ultimo, inoltre, riceverà un certificato di manleva dalle responsabilità relative alle attività di gestione del fine vita dei moduli fotovoltaici: Eco-PV è il primo e per ora l’unico Sistema Collettivo a rilasciare tale documento.

“Con noi – aggiunge Zen – il Soggetto Responsabile evita una doppia spesa: quella derivante dalle trattenute del GSE, rimborsata al termine della vita utile dell’impianto, e quella necessaria per il ritiro, trasporto e trattamento dei RAEE fotovoltaici, attività che, nel caso di mancata adesione a un Sitrema Collettivo, dovranno essere seguite da operatori terzi”.

I dubbi dei Soggetti Responsabili

Il tema della gestione dei RAEE è di primaria importanza per il Ministero e per il GSE. Lo evidenziano le continue revisioni di normative e regolamenti nell’arco degli anni, che spesso però finiscono per creare ancora più confusione negli operatori del settore. In particolare, si evidenziano due importanti criticità in materia. La prima, è legata a una disinformazione diffusa tra i Soggetti Responsabili degli impianti fotovoltaici incentivati, spesso ignari degli obblighi normativi e ai sensi ai quali sono tenuti a rispondere per la gestione a fine vita di moduli fotovoltaici. L’altra, riguarda la sensazione che la scelta di aderire al trust possa infastidire o danneggiare il GSE. In realtà è proprio il Gestore a farsi promotore dei vantaggi offerti dal d.lgs. 118/2020.

“La garanzia finanziaria immobilizzata nel trust – conclude Zen – costituisce una maggiore sicurezza per lo Stato sulla gestione certa e a norma di legge dei RAEE fotovoltaici incentivati e quindi, sulla salvaguardia dell’ambiente”. 

Gestione RAEE fotovoltaici: serve un iter più snello

La vita media di un impianto fotovoltaico si attesta tra i 20 e i 25 anni. Considerando che il Primo Conto Energia ha avuto luogo nel 2005, molte installazioni presenti sul nostro territorio stanno raggiungendo il fine vita o la fine del periodo di incentivazione. Secondo Davide Valenzano, Responsabile degli Affari Regolatori del GSE, la disciplina dei RAEE incentivati in Conto Energia impatta su oltre 84 milioni di moduli, installati su 550.000 impianti. Numeri importanti, che sottolineano la necessità di rendere l’iter operativo e burocratico legato alla gestione dei rifiuti fotovoltaici più semplice, chiaro, snello e fruibile.

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29 Settembre 2022

Gestione RAEE fotovoltaici, come risparmiare tempo e denaro

ecopv News

Esiste uno strumento semplice, economico ed efficiente per gestire il fine vita dei moduli fotovoltaici. È il servizio offerto da Eco-PV, Sistema Collettivo che affianca gestori di impianti e produttori di AEE nell’adempimento degli obblighi normativi, in tempi certi e rapidi. Garantendo anche lo smaltimento dei RAEE fotovoltaici in impianti ad hoc.

Come gestire i RAEE fotovoltaici in modo semplice ed economico? A chi affidarsi con sicurezza senza temere di incappare in errori burocratici o iter complessi? Come avere la certezza che i propri moduli dismessi vengano realmente inseriti in una filiera circolare virtuosa? Per i gestori di impianti sapersi orientare nel settore è fondamentale, soprattutto alla luce delle ultime modifiche normative. In aiuto arriva Eco-PV, Sistema Collettivo italiano specifico per il settore fotovoltaico, tra i primi a essere autorizzato dal GSE e dal MITE alle attività di raccolta e riciclo di moduli a fine vita. Una realtà con ben 10 anni di esperienza alle spalle, oggi al servizio dei Soggetti Responsabili di impianti incentivati in Conto Energia ma anche dei produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE).

Per comprendere i vantaggi offerti agli operatori dall’adesione a Eco-PV è necessario fare qualche passo indietro.

Riciclo fotovoltaico, la normativa e gli obblighi di settore

La diffusione del solare fotovoltaico è cresciuta a ritmi senza precedenti dall’inizio degli anni 2000 a oggi. Ma con l’aumento del mercato globale, anche il volume dei moduli dismessi è andato lentamente crescendo. La grande onda di RAEE fotovoltaici, almeno in Italia, è attesa tra il 2029 e il 2032, quando arriveranno a fine vita circa 83 milioni di pannelli. Un momento cruciale che non dovrebbe però cogliere il nostro paese impreparato. L’Italia, come il resto degli Stati Membri dell’Unione Europea, ha precisi obblighi di riciclo fotovoltaico definiti fin dal 2012 dalla Direttiva RAEE. Un provvedimento unico al mondo, che ha richiesto una percentuale di raccolta per tutti i RAEE dell’85% a partire dal 2019 e un tasso di recupero per i moduli fotovoltaici dell’85% a partire dal 2018.

L’ordinamento italiano ha recepito la direttiva UE due anni dopo con il D.Lgs. 49/2014, definendo una serie di istruzioni operative per il trattamento e lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici dismessi dagli impianti incentivati. In base alle regole nazionali, il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) trattiene dagli incentivi erogati in Conto Energia una quota di garanzia finanziaria finalizzata ad assicurare la copertura dei costi di gestione dei RAEE fotovoltaici, che viene restituita una volta accertato l’adempimento degli obblighi normativi. Dal 2020, per il detentore – il “Soggetto Responsabile – di impianti incentivati in Conto Energia, è stata introdotta l’opportunità di evitare il meccanismo della trattenuta, versando la garanzia finanziaria direttamente nel fondo fiduciario (trust) di uno dei Sistemi Collettivi riconosciuti e autorizzati dal Ministero della Transizione Ecologica (MITE) e dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) alla gestione dei RAEE fotovoltaici.

A luglio 2022, le “Istruzioni Operative per la gestione e lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici incentivati” del GSE hanno subito un aggiornamento. Le principali novità? L’importo della quota trattenuta dal GSE o versata dal Soggetto Responsabile a garanzia delle operazioni di smaltimento è stato uniformato al valore di 10 euro per tutte le tipologie di moduli fotovoltaici di impianti incentivati in Conto Energia, dal I al V inclusi. Non solo. Il documento ha introdotto nuove tempistiche e modalità per aderire a un Sistema Collettivo di gestione e smaltimento dei RAEE fotovoltaici. “Questo – ha spiegato il Ministero della Transizione Ecologica – anche per consentire l’esercizio dell’opzione di versamento anche agli impianti del IV e V Conto Energia, come richiede la normativa”. L’adesione prevede quindi che ogni modulo incentivato sia coperto da una garanzia finanziaria di 10 euro, che dovrà essere effettuata entro l’ultimo trimestre del 2022.

Gestione RAEE fotovoltaici, perché scegliere Eco-PV

Se il Soggetto Responsabile non sceglierà di versare la garanzia finanziaria nel trust di un Sistema Collettivo autorizzato, il GSE continuerà o inizierà a trattenere la quota dalle tariffe incentivanti, come previsto dalla normativa. In caso di avvio a riciclo dei moduli dismessi per raggiunti limiti di età dell’impianto, sostituzione parziale o semplicemente per operazioni di miglioramento delle performance (revamping), il detentore dovrà quindi provvedere in proprio a gestire i RAEE fotovoltaici generati. Con l’obbligo, ovviamente, di presentare al GSE tutta la documentazione attestante l’avvenuto trattamento e smaltimento e con tutti i rischi in materia ambientale che la gestione autonoma comporta. Come enunciato nelle Istruzioni Operative, infatti, il Soggetto Responsabile risponderà in prima persona della gestione dei rifiuti e, in caso di documentata correttezza della stessa, otterrà la restituzione delle somme trattenute a garanzia solamente al termine della vita utile dell’impianto.

L’alternativa più semplice offerta dalla normativa è rivolgersi a una realtà con ben 10 anni di esperienza alle spalle, nata esattamente con questo scopo. Eco-PV, riconosciuto e autorizzato dal Ministero della Transizione Ecologica, è il primo Sistema Collettivo italiano specifico per la gestione e il riciclo di moduli fotovoltaici, idoneo all’immobilizzo nel proprio trust sia della garanzia finanziaria versata dai Soggetti Responsabili di impianti incentivati, sia di quella dovuta dai produttori di moduli.

Eco-PV opera in una filiera trasparente e assicura un servizio rapido, efficiente, puntuale su tutto il territorio nazionale, occupandosi anche della relativa documentazione. Al centro della gestione dei moduli prima, e dei RAEE fotovoltaici dopo, c’è il Trust Eco-PV, una vera e propria cassaforte “trasparente” e impignorabile. Per semplificare l’operazione di versamento della garanzia finanziaria nel fondo, Eco-PV ha messo a disposizione un sito internet (www.trusteco-pv.com) semplice e gratuito che permette di seguire l’iter in maniera estremamente semplice. Accedendo all’area dedicata i Soggetti Responsabili potranno iscriversi, registrare i moduli costitutivi dell’impianto e versare per ciascuno di essi la garanzia finanziaria richiesta, al costo di 10 euro a modulo. A differenza del GSE, che comporta una doppia spesa dovuta sia alla trattenuta della quota, sia ai costi di gestione autonoma del fine vita dei moduli fotovoltaici, Eco-PV nei soli 10 euro include tutte le operazioni di ritiro, trasporto e trattamento dei RAEE fotovoltaici, assicurandone il conferimento presso impianti autorizzati e la tracciabilità online. Inoltre, l’importo versato è anche detraibile ai fini fiscali.

Non solo: Eco-PV si fa carico di ogni responsabilità operativa e burocratica sulla gestione del fine vita dei moduli, provvedendo anche alla compilazione della documentazione necessaria. In questo modo, il Soggetto Responsabile viene esonerato da qualsiasi onere nei confronti del GSE e dal rischio di eventuali trasgressioni delle normative ambientali. Eco-PV offre inoltre numerosi servizi complementari, come ad esempio l’analisi e la mappatura dell’impianto fotovoltaico, la lettura dei numeri di serie dei moduli o la preparazione dei bancali per il ritiro. Consentendo ai propri consorziati e clienti una gestione dei RAEE fotovoltaici economica, trasparente, puntuale e senza preoccupazioni.

A cura di Rinnovabili.it

gse raee fotovoltaici
29 Agosto 2022

GSE/MITE – Linee guida aggiornate sulla gestione dei RAEE fotovoltaici

ecopv News

Il GSE ha elaborato e pubblicato l’aggiornamento delle Istruzioni operative per la gestione del fine vita dei pannelli fotovoltaici degli impianti incentivati in Conto Energia, che recepisce le disposizioni dell’articolo 19 del dl 152/2021 e dà piena attuazione alla normativa in vigore in materia, disciplinata dal dlgs 49/2014 (gestione dei RAEE) come modificato dal dlgs 118/2020 (attuazione della direttiva UE 849/2018 sui RAEE).

GSE/MITE, le nuove Istruzioni Operative per la gestione dei RAEE fotovoltaici

Nelle nuove Istruzioni vengono definite tempistiche e modalità di adesione al Trust di un Sistema Collettivo, opzione prevista dal dlgs 118/2020 per i Soggetti Responsabili degli impianti che decidono di evitare le trattenute del GSE dalle tariffe incentivanti a garanzia del fine vita dei moduli fotovoltaici. L’importo da versare nel Trust a garanzia della corretta gestione del fine vita dei moduli è fissato a 10 euro a modulo; il Gestore specifica che questa garanzia sarà trattenuta per tutti gli impianti incentivati, sia domestici che professionali, inclusi quelli del IV e V Conto Energia. Nei casi in cui i Soggetti Responsabili degli impianti incentivati in IV e V Conto Energia desiderino prestare la garanzia finanziaria nel Trust di Sistemi Collettivi riconosciuti, essi dovranno adeguare la garanzia finanziaria eventualmente versata dai produttori dei moduli all’importo di 10 euro fissato dal GSE.

Eco-PV è un Sistema Collettivo riconosciuto e autorizzato dal Ministero della Transizione Ecologica (MITE) per la gestione di moduli fotovoltaici a fine vita e per l’immobilizzo della quota di garanzia finanziaria che i proprietari e i produttori di impianti sono tenuti a versare a copertura dei costi di gestione dei RAEE fotovoltaici.

Per ricevere ulteriori informazioni sulle modalità di adesione al nostro Sistema Collettivo:

  • invia una richiesta via e-mail all’indirizzo: info@eco-pv.it o
  • telefona al numero (+39) 02 9443 2100

Il personale incaricato saprà supportarvi secondo le vostre necessità.

7 Aprile 2022

SEC 2022 – Solar Exhibition & Conference e ForumTech

ecopv Eventi

SEC 2022 – Solar Exhibition & Conference e ForumTech

RIMINI, 6-8 APRILE 2022

Il Consorzio ECO-PV ha partecipato al Solar Exhibition & Conference e ForumTech promossa da Key Energy 

Evento SEC 2022
SEC 2022 - Solar Exhibition & Conference e ForumTech
Evento SEC 2022
SEC 2022 - Solar Exhibition & Conference e ForumTech
Evento SEC 2022
SEC 2022 - Solar Exhibition & Conference e ForumTech

4 Aprile 2022

FLUSSI PARALLELI DEI RIFIUTI

ecopv Eventi

FLUSSI PARALLELI DEI RIFIUTI

ROMA, 22 DICEMBRE 2021

Il Consorzio ECO-PV ha partecipato all’audizione della Commissione parlamentare sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati.

Qui il video: Audizione Commissione Europea

FLUSSI PARALLELI DEI RIFIUTI
4 Aprile 2022

FOTOVOLTAICO E TRANSIZIONE ECOLOGICA

ecopv Eventi

FOTOVOLTAICO E TRANSIZIONE ECOLOGICA: Opportunità e criticità per le imprese 

UDINE, 25 NOVEMBRE 2021

Il Consorzio ECO-PV ha partecipato all’evento organizzato da Confindustria. L’intervento di Luigi Zen, Responsabile Tecnico del Consorzio Eco-PV, ha evidenziato gli aspetti ambientali, di fine vita e di utilizzo del suolo degli impianti fotovoltaici, con lo scopo di perseguire un’economia circolare.

FOTOVOLTAICO E TRANSIZIONE ECOLOGICA
fotovoltaico rotto
2 Febbraio 2021

Fine vita dei pannelli fotovoltaici, in arrivo una bomba ecologica: servono regole certe per la gestione

ecopv News

Fine vita dei pannelli fotovoltaici, in arrivo una bomba ecologica: servono regole certe per la gestione

Le installazioni di fotovoltaico in Italia stanno procedendo a ritmo spedito: il Rapporto statistico sul Solare fotovoltaico 2019 del GSE, pubblicato a giugno 2020, fa sapere che al 31 dicembre 2019 risultano installati nel Paese ben 880.090 impianti. In generale negli ultimi 12 anni è stata registrata una rapida crescita – sia in termini di numero che di potenza – delle installazioni fotovoltaiche, grazie anche all’erogazione di incentivi quali il Conto Energia e il Superbonus 110%. Quanto alla quantità di energia prodotta, ammonta a 750 Megawatt quella proveniente dagli impianti fotovoltaici installati nel 2019 in Italia, che consente di raggiungere una potenza totale di 20.865 MW di energia solare nel nostro Paese.

“Nella forbice temporale compresa tra il 2029 e il 2032, il grosso degli impianti fotovoltaici al momento attivi cesserà la propria attività”, spiega Eco-PV in una nota. “Pertanto arriveranno a fine vita circa 83 milioni di moduli fotovoltaici, equivalenti a quasi due milioni di tonnellate di RAEE speciali e pericolosi. Si tratta di una enorme mole di pannelli” e “il volume di moduli fotovoltaici da gestire già nel biennio 2020-2021”, prosegue Eco-PV, “è compreso tra le 500.000 e le 600.000 unità per anno”. Una vera e propria bomba ecologica che rende estremamente importante una “adeguata attività di recupero delle risorse che derivano dalla corretta gestione del fine vita dei moduli”.

Sul tema del fine vita dei pannelli fotovoltaici, il nostro ordinamento si è di recente arricchito di un importante strumento: il decreto legislativo 118 del 3 settembre 2020, che per diventare operativo attende ora la redazione delle Linee guida del Gestore dei servizi energetici (GSE). Da ora in poi, secondo il decreto, il finanziamento della gestione dei rifiuti da pannelli fotovoltaici è a carico dei produttori indipendentemente dalla data di immissione sul mercato e dall’origine domestica o professionale, nel solco del principio che lo stesso testo introduce nell’ordinamento nazionale, ovvero quello della responsabilità estesa del produttore. Con la redazione da parte del GSE delle linee guida per la gestione del regime di trust e di trattenuta della garanzia, attese ormai da qualche mese, sarà possibile recepire correttamente la nuova disciplina e verrà consentita l’immediata attivazione del sistema finanziario e quindi la piena operatività del nuovo modello di gestione sostenibile del fine vita dei moduli fotovoltaici.

fotovoltaico rotto
1 Febbraio 2021

Rinnovabili, report Politecnico di Milano: crescono le installazioni nel fotovoltaico, investimenti stabili

ecopv News

Dal sito web lanuovaecologia.it di Luglio/Agosto 2020,

https://www.lanuovaecologia.it/flp/qe/QualEnergia_3_2020/?fbclid=IwAR2-eRx6hY_K-jFFD9pQfWu1Z5509n_jeqX6IJobdE-FeU1di6GEdp8_gq8#page=38

Rinnovabili, report Politecnico di Milano: crescono le installazioni nel fotovoltaico, investimenti stabili

“Si tratta di una fotografia che ci fa ben sperare in una tendenza sempre crescente del ricorso a energia prodotta da impianti fotovoltaici” ha detto Luigi Zen, direttore tecnico di Eco-PV, consorzio nato nel 2012 appositamente per soddisfare le esigenze del settore fotovoltaico e inserito nella prima lista dei sistemi/consorzi idonei dal GSE per lo smaltimento dei moduli a fine vita. 

Rinnovabili, report politecnico di Milano - La nuova ecologia
1 Febbraio 2021

Nuove regole per il fine vita dei pannelli fotovoltaici

ecopv News

Dal sito web lanuovaecologia.it di Dicembre 2020,

https://www.lanuovaecologia.it/flp/lne/LNE_11-2020/?fbclid=IwAR1ZN33c2gjoKTRPEssuE3wAMBzIUHzeM6QD9h9IV0dF6IkD1IfyovtD70Q#page=100

Nuove regole per il fine vita dei pannelli fotovoltaici

Le installazioni di fotovoltaico in Italia stan­no procedendo a ritmo spedito, alla luce delle politiche di incentivo e delle modalità di spesa del Recovery fund, secondo le quali il 37 per cento degli investimenti dei Paesi che useranno le risorse UE dovrà essere “green”: hanno raggiunto un totale di 629 GW l’an­no scorso, con un aumento del 12% rispet­to al 2018. E il World Energy Outlook 2020 sostiene che il fotovoltaico sarà protagonista della crescita esponenziale delle rinnovabili. Mentre una enorme mole di pannelli è destinata ad arrivare a fine vita: circa 100 milioni di pezzi solo in Italia, un dato che da la misura di quanto sia importante la corretta gestione del fine vita. 

Nuove regole per il fine vita dei pannelli fv - la nuova ecologia
1 Febbraio 2021

Eco-PV progetta con ENEA un impianto di trattamento a zero emissioni

ecopv News

Dal sito web lanuovaecologia.it di Luglio/Agosto 2020,

https://www.lanuovaecologia.it/flp/lne/LNE_07-2020/?fbclid=IwAR26xXWEB-bJdipCHRhxgROmW1Eb43_eAb_awHBjEXprqTUpfqwKE_5aMAU#page=56

Eco-PV progetta con ENEA un impianto di trattamento a zero emissioni

Due bandi vinti insieme ad ENEA nel 2018 hanno consentito al Consorzio Eco-PV di realizzare un impianto di trattamento, per ora operativo in via sperimentale, a emissioni zero e dunque completamente ecosostenibile. Obiettivo della collaborazione tra Eco-PV ed ENEA è l’industrializzare un processo innovativo per il trattamento dei moduli fotovoltaici  a fine vita finalizzato al recupero, il più efficiente ed ecosostenibile possibile, delle materie prime seconde che riuscisse a realizzare le buone pratiche dell’economia circolare e dell’end-of-waste.

rivista la nuova ecologia progetto Eco-PV Enea
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