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gse raee fotovoltaici
29 Agosto 2022

GSE/MITE – Linee guida aggiornate sulla gestione dei RAEE fotovoltaici

ecopv News

Il GSE ha elaborato e pubblicato l’aggiornamento delle Istruzioni operative per la gestione del fine vita dei pannelli fotovoltaici degli impianti incentivati in Conto Energia, che recepisce le disposizioni dell’articolo 19 del dl 152/2021 e dà piena attuazione alla normativa in vigore in materia, disciplinata dal dlgs 49/2014 (gestione dei RAEE) come modificato dal dlgs 118/2020 (attuazione della direttiva UE 849/2018 sui RAEE).

GSE/MITE, le nuove Istruzioni Operative per la gestione dei RAEE fotovoltaici

Nelle nuove Istruzioni vengono definite tempistiche e modalità di adesione al Trust di un Sistema Collettivo, opzione prevista dal dlgs 118/2020 per i Soggetti Responsabili degli impianti che decidono di evitare le trattenute del GSE dalle tariffe incentivanti a garanzia del fine vita dei moduli fotovoltaici. L’importo da versare nel Trust a garanzia della corretta gestione del fine vita dei moduli è fissato a 10 euro a modulo; il Gestore specifica che questa garanzia sarà trattenuta per tutti gli impianti incentivati, sia domestici che professionali, inclusi quelli del IV e V Conto Energia. Nei casi in cui i Soggetti Responsabili degli impianti incentivati in IV e V Conto Energia desiderino prestare la garanzia finanziaria nel Trust di Sistemi Collettivi riconosciuti, essi dovranno adeguare la garanzia finanziaria eventualmente versata dai produttori dei moduli all’importo di 10 euro fissato dal GSE.

Eco-PV è un Sistema Collettivo riconosciuto e autorizzato dal Ministero della Transizione Ecologica (MITE) per la gestione di moduli fotovoltaici a fine vita e per l’immobilizzo della quota di garanzia finanziaria che i proprietari e i produttori di impianti sono tenuti a versare a copertura dei costi di gestione dei RAEE fotovoltaici.

Per ricevere ulteriori informazioni sulle modalità di adesione al nostro Sistema Collettivo:

  • invia una richiesta via e-mail all’indirizzo: [email protected] o
  • telefona al numero (+39) 02 9443 2100

Il personale incaricato saprà supportarvi secondo le vostre necessità.

7 Aprile 2022

SEC 2022 – Solar Exhibition & Conference e ForumTech

ecopv Eventi

SEC 2022 – Solar Exhibition & Conference e ForumTech

RIMINI, 6-8 APRILE 2022

Il Consorzio ECO-PV ha partecipato al Solar Exhibition & Conference e ForumTech promossa da Key Energy 

Evento SEC 2022
SEC 2022 - Solar Exhibition & Conference e ForumTech
Evento SEC 2022
SEC 2022 - Solar Exhibition & Conference e ForumTech
Evento SEC 2022
SEC 2022 - Solar Exhibition & Conference e ForumTech

4 Aprile 2022

FLUSSI PARALLELI DEI RIFIUTI

ecopv Eventi

FLUSSI PARALLELI DEI RIFIUTI

ROMA, 22 DICEMBRE 2021

Il Consorzio ECO-PV ha partecipato all’audizione della Commissione parlamentare sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati.

Qui il video: Audizione Commissione Europea

FLUSSI PARALLELI DEI RIFIUTI
4 Aprile 2022

FOTOVOLTAICO E TRANSIZIONE ECOLOGICA

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FOTOVOLTAICO E TRANSIZIONE ECOLOGICA: Opportunità e criticità per le imprese 

UDINE, 25 NOVEMBRE 2021

Il Consorzio ECO-PV ha partecipato all’evento organizzato da Confindustria. L’intervento di Luigi Zen, Responsabile Tecnico del Consorzio Eco-PV, ha evidenziato gli aspetti ambientali, di fine vita e di utilizzo del suolo degli impianti fotovoltaici, con lo scopo di perseguire un’economia circolare.

FOTOVOLTAICO E TRANSIZIONE ECOLOGICA
fotovoltaico rotto
2 Febbraio 2021

Fine vita dei pannelli fotovoltaici, in arrivo una bomba ecologica: servono regole certe per la gestione

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Fine vita dei pannelli fotovoltaici, in arrivo una bomba ecologica: servono regole certe per la gestione

Le installazioni di fotovoltaico in Italia stanno procedendo a ritmo spedito: il Rapporto statistico sul Solare fotovoltaico 2019 del GSE, pubblicato a giugno 2020, fa sapere che al 31 dicembre 2019 risultano installati nel Paese ben 880.090 impianti. In generale negli ultimi 12 anni è stata registrata una rapida crescita – sia in termini di numero che di potenza – delle installazioni fotovoltaiche, grazie anche all’erogazione di incentivi quali il Conto Energia e il Superbonus 110%. Quanto alla quantità di energia prodotta, ammonta a 750 Megawatt quella proveniente dagli impianti fotovoltaici installati nel 2019 in Italia, che consente di raggiungere una potenza totale di 20.865 MW di energia solare nel nostro Paese.

“Nella forbice temporale compresa tra il 2029 e il 2032, il grosso degli impianti fotovoltaici al momento attivi cesserà la propria attività”, spiega Eco-PV in una nota. “Pertanto arriveranno a fine vita circa 83 milioni di moduli fotovoltaici, equivalenti a quasi due milioni di tonnellate di RAEE speciali e pericolosi. Si tratta di una enorme mole di pannelli” e “il volume di moduli fotovoltaici da gestire già nel biennio 2020-2021”, prosegue Eco-PV, “è compreso tra le 500.000 e le 600.000 unità per anno”. Una vera e propria bomba ecologica che rende estremamente importante una “adeguata attività di recupero delle risorse che derivano dalla corretta gestione del fine vita dei moduli”.

Sul tema del fine vita dei pannelli fotovoltaici, il nostro ordinamento si è di recente arricchito di un importante strumento: il decreto legislativo 118 del 3 settembre 2020, che per diventare operativo attende ora la redazione delle Linee guida del Gestore dei servizi energetici (GSE). Da ora in poi, secondo il decreto, il finanziamento della gestione dei rifiuti da pannelli fotovoltaici è a carico dei produttori indipendentemente dalla data di immissione sul mercato e dall’origine domestica o professionale, nel solco del principio che lo stesso testo introduce nell’ordinamento nazionale, ovvero quello della responsabilità estesa del produttore. Con la redazione da parte del GSE delle linee guida per la gestione del regime di trust e di trattenuta della garanzia, attese ormai da qualche mese, sarà possibile recepire correttamente la nuova disciplina e verrà consentita l’immediata attivazione del sistema finanziario e quindi la piena operatività del nuovo modello di gestione sostenibile del fine vita dei moduli fotovoltaici.

fotovoltaico rotto
1 Febbraio 2021

Rinnovabili, report Politecnico di Milano: crescono le installazioni nel fotovoltaico, investimenti stabili

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Dal sito web lanuovaecologia.it di Luglio/Agosto 2020,

https://www.lanuovaecologia.it/flp/qe/QualEnergia_3_2020/?fbclid=IwAR2-eRx6hY_K-jFFD9pQfWu1Z5509n_jeqX6IJobdE-FeU1di6GEdp8_gq8#page=38

Rinnovabili, report Politecnico di Milano: crescono le installazioni nel fotovoltaico, investimenti stabili

“Si tratta di una fotografia che ci fa ben sperare in una tendenza sempre crescente del ricorso a energia prodotta da impianti fotovoltaici” ha detto Luigi Zen, direttore tecnico di Eco-PV, consorzio nato nel 2012 appositamente per soddisfare le esigenze del settore fotovoltaico e inserito nella prima lista dei sistemi/consorzi idonei dal GSE per lo smaltimento dei moduli a fine vita. 

Rinnovabili, report politecnico di Milano - La nuova ecologia
1 Febbraio 2021

Nuove regole per il fine vita dei pannelli fotovoltaici

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Dal sito web lanuovaecologia.it di Dicembre 2020,

https://www.lanuovaecologia.it/flp/lne/LNE_11-2020/?fbclid=IwAR1ZN33c2gjoKTRPEssuE3wAMBzIUHzeM6QD9h9IV0dF6IkD1IfyovtD70Q#page=100

Nuove regole per il fine vita dei pannelli fotovoltaici

Le installazioni di fotovoltaico in Italia stan­no procedendo a ritmo spedito, alla luce delle politiche di incentivo e delle modalità di spesa del Recovery fund, secondo le quali il 37 per cento degli investimenti dei Paesi che useranno le risorse UE dovrà essere “green”: hanno raggiunto un totale di 629 GW l’an­no scorso, con un aumento del 12% rispet­to al 2018. E il World Energy Outlook 2020 sostiene che il fotovoltaico sarà protagonista della crescita esponenziale delle rinnovabili. Mentre una enorme mole di pannelli è destinata ad arrivare a fine vita: circa 100 milioni di pezzi solo in Italia, un dato che da la misura di quanto sia importante la corretta gestione del fine vita. 

Nuove regole per il fine vita dei pannelli fv - la nuova ecologia
1 Febbraio 2021

Eco-PV progetta con ENEA un impianto di trattamento a zero emissioni

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Dal sito web lanuovaecologia.it di Luglio/Agosto 2020,

https://www.lanuovaecologia.it/flp/lne/LNE_07-2020/?fbclid=IwAR26xXWEB-bJdipCHRhxgROmW1Eb43_eAb_awHBjEXprqTUpfqwKE_5aMAU#page=56

Eco-PV progetta con ENEA un impianto di trattamento a zero emissioni

Due bandi vinti insieme ad ENEA nel 2018 hanno consentito al Consorzio Eco-PV di realizzare un impianto di trattamento, per ora operativo in via sperimentale, a emissioni zero e dunque completamente ecosostenibile. Obiettivo della collaborazione tra Eco-PV ed ENEA è l’industrializzare un processo innovativo per il trattamento dei moduli fotovoltaici  a fine vita finalizzato al recupero, il più efficiente ed ecosostenibile possibile, delle materie prime seconde che riuscisse a realizzare le buone pratiche dell’economia circolare e dell’end-of-waste.

rivista la nuova ecologia progetto Eco-PV Enea
13 Novembre 2019

Eco-PV e PV Cycle presentano la rete PV HUB, che si rivolge a diversi attori del FV

ecopv News

Dalla rivista solare B2B

13/11/2019

http://www.solareb2b.it/pv-hub-rete-filiera/

Eco-PV e PV Cycle presentano la rete PV HUB, che si rivolge a diversi attori del FV

In occasione di Key Energy 2019, il consorzio Eco-PV in collaborazione con PV Cycle ha presentato PV HUB, una rete efficiente che garantisce tra le altre cose una compliance normativa e burocratica ai produttori, manutentori e proprietari di impianti fotovoltaici.

Tra i servizi offerti da PV HUB spicca la corretta gestione dei moduli fotovoltaici a fine vita, con attenzione al recupero delle materie prime. La rete propone poi servizi di manutenzione straordinaria come check-in dell’impianto, analisi termografica, geolocalizzazione e rilevamento numeri di serie, lavaggio dei pannelli fotovoltaici e gestione del verde.

PV HUB supporta inoltre il cliente nella gestione delle pratiche GSE finalizzate all’ottenimento delle autorizzazioni necessarie per operare sull’impianto e offre una consulenza tecnico-legale seguendo le corrette procedure stabilite dalla legge.

Attraverso PV HUB, Eco-PV e PV Cycle vogliono mettere a disposizione le proprie esperienze per dare un contributo e offrire uno stimolo importante allo sviluppo internazionale dell’energia rinnovabile. «Abbiamo lavorato molti mesi per organizzare le attività e ora siamo pronti per mettere a disposizione i nostri interessanti servizi», commenta in una nota Eco-PV.

Eco-PV e PV Cycle presentano la rete PV HUB, che si rivolge a diversi attori del FV
1 Aprile 2019

Il recupero delle materie prime seconde da moduli fotovoltaici

ecopv News

Dalla rivista di FIRE “Gestione Energia” – Focus L’economia circolare nel sistema industriale n. 1/2019,
http://www.gestioneenergia.com/GEnuova/2019/gestioneenergia1/GE_n1_2019.pdf, pagg. 38, 41

Il recupero delle materie prime seconde da moduli fotovoltaici

Secondo il rapporto “End of Life: Solar Photovoltaic Panels” di IRENA (International Renewable Energy Agency) nel 2050 con circa 78 milioni di tonnellate di pannelli fotovoltaici a fine vita accumulati sarebbe possibile, in linea teorica, realizzare oltre 2 miliardi di nuovi pannelli fv e generare un giro di affari di 15 miliardi di dollari. Andando nel dettaglio, la stima sviluppata dall’agenzia prevede che dalle 250 mila tonnellate di rifiuti da pannelli fotovoltaici prodotte nel 2016, si passerà entro il 2030 a ben 1,7 milioni di tonnellate per arrivare a quota 70 milioni di tonnellate circa di moduli nel 2050. Sulla base di questo dato, si evince che la gestione del futuro fine vita dei moduli fotovoltaici può diventare una criticità ma può rappresentare anche un’opportunità che potrebbe dare vita a un giro di affari legato ai componenti recuperabili, per potenziali 450 milioni di dollari al 2030. Per quel che concerne il mercato italiano, dall’analisi dei dati degli impianti incentivati in Conto Energia, emerge una numerosità di impianti pari a 422.337 tra domestici e professionali, per un ammontare complessivo di circa 73.500.000 moduli fotovoltaici. 

A partire dalla seconda metà del 2016, il Consorzio ECO-PV ha gestito il fine vita di oltre 100.000 moduli fotovoltaici e alla luce di questa esperienza ha deciso di fare ricerca e sviluppo creando una sinergia con Enea che ha portato il progetto a vincere, nel 2018, il bando “Proof of Concept” indetto dalla stessa Enea e, a inizio 2019, il “Bando per il cofinanziamento di progetti di ricerca finalizzati allo sviluppo di nuove tecnologie di recupero, riciclaggio e trattamento dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE)” indetto dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Ad oggi tutte le tecnologie utilizzate hanno comportato costi eccessivi dovuti al consumo di energia, alla durata eccessiva del trattamento e a un impatto ambientale significativo. Per questa ragione si è pensato di portare avanti un processo che tenesse conto di questi fattori considerando le prerogative del settore rifiuti dei materiali e quelle delle tematiche ambientali, senza dimenticare la questione della fattibilità economico-finanziaria dell’operazione stessa. Una volta giunti a fine vita, i moduli fotovoltaici devono essere smaltiti in conformità secondo quanto richiesto dalla Direttiva Europea sui Raee (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche). Secondo la normativa europea 2012/19/EU, entro agosto 2018 dovrà essere recuperato dai moduli a fine vita l’85% del peso, che corrisponde a vetro e alluminio contenuti nei pannelli (Figura 1). Per limitare i rifiuti, in ottica di economia circolare, bisognerebbe recuperare e riciclare anche i materiali contenuti nel restante 15%, ovvero la parte costituita da celle, che contiene i materiali più preziosi come il silicio, l’argento e il rame.

Con le tecnologie attuali è possibile recuperare circa l’85% delle materie prime, per il restante 15%, costituito da polimeri, silicio delle celle, argento, altri metalli, il recupero ma necessita di ulteriori valutazioni di carattere tecnico ed economico. Esistono alcuni processi che sono fattibili tecnicamente, ma non sostenibili dal punto di vista economico né dal punto di vista ambientale. Naturalmente, il recupero del 100% delle materie prime o la produzione di nuovi prodotti potrebbero generare nuovi ricavi, ma anche nuovi investimenti, che devono essere attentamente valutati con considerazioni di tipo economico. In generale, si può distinguere tra soluzioni di riciclaggio a basso valore, che sono volte al recupero e al riciclo di alcune frazioni della distinta base del modulo, come quella vetrosa e dell’alluminio della cornice e soluzioni di riciclaggio ad alto valore, che consentono di valorizzare al massimo i rifiuti derivanti dai moduli a fine vita, recuperando anche i componenti di maggiore pregio in essi presenti. Questi ultimi sono rappresentati dal silicio (contenuto nei moduli in silicio cristallino), dai semiconduttori utilizzati nei pannelli a film sottile e dall’argento, usato soprattutto dalle tecnologie al silicio cristallino. Questi materiali devono essere valorizzati e reinseriti in nuovi processi produttivi.

Il recupero delle componenti metalliche dei pannelli risulta complesso e richiede trattamenti aggiuntivi, costosi e con un impatto sull’ambiente, mentre il recupero delle materie plastiche è di scarso valore. Lo scenario attuale indica che la strada da seguire per il recupero completo dei materiali valorizzabili è legata al recupero dei componenti metallici della matrice di celle, costituita dal tabbing ribbon (saldature), dal bussing ribbon (assemblaggio) e naturalmente, dalle celle stesse. Tale recupero attiene principalmente al rame (Cu), interno ai ribbon, all’argento (Ag), allo stagno (Sn) ed al piombo (Pb) delle paste saldanti impiegate industrialmente nei processi di nastratura (tabbing e bussing ribbon delle celle), al silicio (Si) dei wafer, all’alluminio (Al) e ancora all’argento (contatti elettrici) e negli strati antiriflesso delle celle. I maggiori produttori di pannelli PV hanno sperimentato diversi metodi per la separazione e il recupero dei vari materiali derivanti da pannelli PV a fine vita. Le varie tecnologie investigate si possono suddividere per tipologie, in trattamenti di tipo fisico (la triturazione con separazione per densità o magnetica dei metalli), chimico (attacco acido/alcalino o dissoluzione con solventi organici), e termico (la pirolisi, l’incenerimento, la fusione dei materiali polimerici). Il trattamento di tipo fisico ha problematiche legate al fatto che le materie prime seconde non hanno un elevato grado di purezza, dato che restano tracce di tutti i materiali durante la triturazione.

Il trattamento di tipo termico sembra una strada poco percorribile in quanto i polimeri utilizzati per la composizione dei moduli tendono ad indurirsi se sottoposti a alte temperature e il risultato che si ottiene è opposto a quello sperato: diventa ancora più difficile separare i materiali. Infine, nessuno dei processi di tipo chimico risulta attualmente conveniente a causa della complicata gestione dei prodotti chimici coinvolti e dei problemi connessi allo smaltimento degli esausti da essi derivanti. Fatte tutte queste considerazioni, si evince che il recupero delle materie prime seconde non è assolutamente un obiettivo scontato né semplice e la ricerca che vede coinvolti ENEA e Eco-PV è finalizzata al raggiungimento di due obiettivi principali: 1. Recupero dell’85% dei materiali costituiti da vetro e cornice, ottimizzando il processo per ottenere materie prime seconde con il maggior livello possibile di purezza, con un metodo a basso consumo e a basso impatto ambientale; 2. Recupero del restante 15% delle materie prime, privilegiando il recupero dei componenti metallici e delle celle. Il team che sta lavorando a questo progetto è composto dalla Dott.ssa Valeria Fiandra e dall’Ing. Lucio Sannino con la supervisione del Dott. Ezio Terzini per Enea e dall’Ing. Maria De Honestis e dal consulente esterno, Prof. Mauro Vignolini per ECO-PV.

Il recupero delle materie prime seconde da moduli fotovoltaici
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